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Vishuddha | Il quinto Chakra

Vishuddha | Il quinto Chakra

Eccoci qui, gentili lettori, ad una tappa importante del nostro sistema energetico dei chakra. Arrivati a questo punto, consiglio sempre ai miei clienti di mettersi comodi, mantenendo la schiena eretta, di fare una lunga e profonda inspirazione e di lasciare uscire la propria voce, il proprio personale “Ham”, la vibrazione sonora del quinto chakra, durante la fase di espirazione.
Fatelo anche voi!

Vi accorgerete che non è affatto semplice, malgrado possiamo apparire agli occhi di chi ci circonda sicuri di noi stessi e sereni. “Luogo puro”, questa la traduzione letterale della parola in sanscrito Vishuddha, il chakra della gola. Collegato con la bocca, le orecchie, i polmoni, la mascella, il mento e la tiroide, il quinto chakra è il ponte fra cuore e mente, è il luogo dove la vibrazione dei sentimenti e dei pensieri si materializza e diventa parola. Tanta roba,vero? (su Wapp sarebbe il momento dell’emoticon con l’urlo). Ma attenzione! Vishuddha non è solo comunicazione ma anche ascolto e non mi riferisco solo all’ascolto degli altri, ma all’ascolto di noi stessi e all’ascolto del silenzio: mia figlia quando aveva cinque anni (ora di anni ne ha quattordici) mi scrisse su un biglietto arancione “Il silenzio è la chiave del paradiso”. Vi consiglio di non ignorare o sottovalutare tale perla di saggezza.

Vishuddha è azzurro/blu e il suo elemento è l’etere. Quando è aperto ed equilibrato siete in grado di esprimere con franchezza le vostre convinzioni, i vostri bisogni emotivi, la vostra creatività e riuscite a farlo senza temere il giudizio di altri. Spesso, però, un blocco del quinto chakra determina un’alterazione nella capacità di comunicare ed ecco arrivare le mezze verità che ci sostengono nel fare “buon viso a cattivo gioco” ma che ci impediscono di esprimere la nostra insoddisfazione interiore.

Oppure diventiamo logorroici, andando a prosciugare tutta l’energia vishudda, o ci lasciamo andare ad abitudini poco sane: la tendenza al pettegolezzo, gli eccessi dell’alimentazione, il fumo e l’alcolismo dipendono proprio dal disequilibrio del quinto chakra.

Quali sono gli oli essenziali che possono venirci in aiuto? E come usarli? Intanto vi consiglio di utilizzarli in diffusione e di prendervi un quarto d’ora di tempo per sprofondare nel silenzio. Potete sedervi su una sedia o sdraiarvi, l’importante è permettere al vostro corpo di rilassarsi completamente. Personalmente consiglio il bergamotto che vi aiuterà ad esprimere pacatamente le verità che emergeranno in seguito al vostro momento di relax. Perfetto anche l’olio essenziale di camomilla che vi consentirà di esprimervi senza rabbia o risentimento. L’eucalipto, invece, potrebbe favorire la vostra spontaneità, soprattutto se vi sentite “congelati” in un ruolo che poco vi si addice.

Perfino il tee tre, usato moltissimo a livello fisico come antimicotico, va benissimo per aiutarvi a realizzare il vostro potenziale (metaforicamente vi libera dalle muffe che bloccano la vostra comunicazione). Potete usare gli oli per inalazione a secco, inspirando direttamente dalla boccetta o portando con voi un fazzoletto nel quale avrete versato un paio di gocce di olio essenziale da inspirare in caso di necessità.

Chiara Mazzetta
chiara@chiaragoodlife.com