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Svadhisthana, il secondo chakra

Svadhisthana, il secondo chakra

Con l’arrivo dell’autunno quanti di voi vivono questo periodo dell’anno come preparazione per un inverno fatto di divano e copertina? E quanti di voi, invece, si sentono adrenalinici come quando si avvicina il primo giorno di scuola e quindi un nuovo anno (più della notte di San Silvestro)? Come una gestazione che vi porterà al riposo solo fra nove mesi, con l’arrivo dell’estate (e le vacanze di Natale in mezzo)? Io faccio parte della seconda categoria.

Per chi, come me, percepisce questo periodo come progettualità è il momento di lavorare su e con Svadhisthana, il secondo chakra. Legato all’elemento acqua, ci porta, come lo scorrere di un fiume, verso i nostri obiettivi. Svadhistana coincide con la parola Inizio, e, non a caso, nel corpo delle donne si trova a livello dell’utero, sede della nascita. Mi piace, con i miei clienti, stimolarli alla scelta di un obiettivo, per poi invitarli a rimanere connessi con il risultato, mentre “lasciano andare”, operando pazientemente, entrando in un flusso energetico che li porterà diritti alla meta. Lo so, io per prima mi accorgo che non è semplice, abituati come siamo a fremere e a darci da fare finché non otteniamo quello che ci occorre. Un aiuto, in questo senso, ci arriva dall’olio essenziale di bergamotto che, inalato, aiuta a ridurre gli stati di confusione, placando in questo modo la fretta e diventando un ottimo antidepressivo nel qual caso il raggiungimento del nostro obiettivo ci apparisse lontano, praticamente impossibile (non lo è mai, ma a volte dovrete adattarvi al modo con il quale si manifesta e concretizza).  Ma non solo. Svadhisthana è un centro energetico molto complesso: la sua radice svad significa “addolcire, assaporare con gioia, godere o apprezzare”. Aprire il secondo chakra vuol dire “abbeverarsi con gusto alle dolci acque del piacere”. Si passa dalla stabilità di Muladhara alla ricerca del piacere in tutti i campi dell’esistenza ( e non a caso il suo senso è quello del gusto): nel sesso, nelle relazioni, nell’alimentazione, nella quotidianità. A livello sessuale, negare al corpo intimità e liberazione sessuale è negargli uno dei più grandi piaceri che possa avere . E’ il centro del desiderio e della necessità di provare emozioni. L’olio di ylang-ylang, massaggiato con un olio vettore in senso orario sull’addome (Svadhistana è arancione e si trova a pochi cm sotto l’ombelico) oppure utilizzato come accompagnamento durante la meditazione, è di grande aiuto allo scopo di armonizzare questo centro energetico.  Personalmente mi piace considerare il secondo un chakra femminile per il suo legame con la Luna e con il ciclo lunare: è inoltre, oltre all’apparato genitale, legato alle funzioni corporee che hanno a che fare con i liquidi: circolazione, eliminazione urinaria,  e ,come ho detto prima, sessualità e riproduzione. Nelle mie sessioni di yoga dedicate a Svadhisthana utilizzo posizioni legate all’acqua (come quella della “canoa”, molto utile a ripristinare tutti i flussi corporei) e sono solita offrire da bere, a fine lezione, tisane con l’olio essenziale di limone  o di pompelmo, ottimi drenanti utili anche per massaggiare le gambe allo scopo di ridurre i gonfiori causati dalla ritenzione idrica. E se ancora non lo fate, ricordate che un bicchiere di acqua tiepida ogni mattina con una goccia di olio essenziale di limone e un cucchiaino di miele è un ottimo metodo per cominciare la giornata prendendosi cura del proprio organismo. Vi aspetto per parlare di potere personale e di trasformazione, legati al terzo chakra!

 

 

 

 

 

 

Chiara Mazzetta
chiara@chiaragoodlife.com