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Olio essenziale di lavanda
uso interno e grado alimentare

Olio essenziale di lavanda
uso interno e grado alimentare

L’olio essenziale di lavanda possiede ottime proprietà, può essere usato in modi diversi e per scopi differenti; tra i vari utilizzi che se ne possono fare vi è l’uso interno.
E’ importante sottolineare che non tutti gli oli essenziali estratti dalla lavanda si possono ingerire; quelli per uso interno sono gli oli essenziali sicuramente puri al 100%, ma anche certificati “di grado alimentare”.
Prima di ingerire un qualsiasi olio essenziale, compreso quello di lavanda, è necessario assicurarsi che sia specificata sul flacone la dicitura “per uso interno” o “di grado alimentare”.
L’olio essenziale di lavanda per uso interno è molto consigliato come integratore naturale.
Una delle principali proprietà dell’olio essenziale di lavanda consiste nel regolare il ciclo dormi-veglia e agevolare la calma riducendo l’insonnia e l’irrequietezza.
Risolvere eventuali problemi del sonno non solo consente di migliorare la qualità della vita, ma ha dei benefici anche sulla forma fisica e sulla dieta, perché un sonno regolare e tranquillo ha la capacità di favorire il nostro metabolismo migliorandolo. A questo scopo, qualche goccia di olio essenziale di lavanda può essere aggiunta ad una camomilla tiepida. Questi due ingredienti, insieme, intensificano le loro proprietà calmanti e possono essere un ottimo rimedio per coadiuvare il sonno o calmare le tensioni accumulate durante la giornata.
Mi capita spesso di consigliare ai miei pazienti l’olio essenziale di lavanda anche in caso di difficoltà digestive, mal di stomaco e gonfiore addominale; questo olio essenziale contiene proprietà che aiutano a stimolare la produzione di succhi biliari migliorando la digestione dei grassi.
E’ importante sottolineare che l’olio essenziale di lavanda per uso interno dovrebbe essere evitato dalle donne incinte o in allattamento, dai bambini sotto i 6 anni di età e dai pazienti diabetici; inoltre, se si sta seguendo una qualsiasi terapia farmacologica è bene consultare un esperto per conoscere eventuali interazioni con i farmaci assunti.
L’olio essenziale di lavanda non deve essere ingerito mai puro perché potrebbe irritare le mucose della cavità orale. Questa regola vale per qualsiasi olio essenziale: è necessario diluire pochissime gocce di olio essenziale in una sospensione acquosa o, meglio ancora, oleosa, oppure utilizzare un mezzo come zucchero o miele.
L’olio essenziale di lavanda per uso interno costituisce un valido aiuto per il nostro benessere e nei percorsi nutrizionali, ma può essere utilizzato anche in cucina nella preparazione di molti piatti.
Come nutrizionista consiglio spesso l’utilizzo degli oli essenziali in cucina perché la loro potenza gustativa permette di limitare l’apporto di sale, zuccheri e grassi che tendiamo ad aggiungere per dare “gusto” agli alimenti e costituiscono un’ottima alternativa agli aromi artificiali. La forza degli oli essenziali in cucina è data anche dalla loro capacità di aromatizzare molti piatti con dosi piccolissime e in modo del tutto naturale.
Gli oli essenziali sono estremamente concentrati e bisogna utilizzarne pochissime gocce, anche in cucina. Per esempio si possono utilizzare 4-5 gocce di olio essenziale di lavanda per aromatizzare 1 bicchiere di olio d’oliva.
L’utilizzo dell’olio essenziale di lavanda è molto indicato in pasticceria, con la frutta fresca, in bevande aromatizzate, infusi e con piatti a base di verdure o formaggi molto freschi; è possibile aromatizzare con questo olio essenziale lo zucchero (1 goccia di olio per 50 g di zucchero), il miele (1 goccia in 120 g di miele) o l’olio di oliva per condire poi anche carni e pesce.
E’ importante prestare attenzione quando si utilizza un olio essenziale in piatti caldi, infatti l’ideale è aggiungerlo sempre a fine cottura.

Chiara Mazzetta
chiara@chiaragoodlife.com